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Zavatini e cusascarpe

Nel Libro dei Fuochi del 1553 si parla di caligari, cusascarpe, zavatini e aconzatori tra i tanti mestieri che occupavano le 1248 famiglie presenti allora a Vigevano.
Nel 1608 viene costituita la Confraternita dei calzolai intitolata ai Santi Crispino e Crispiniano, ne parla lo storico Carlo Stefano Brambilla nella sua opera La Chiesa di Vigevano, trattando della Chiesa di Santa Maria della Misericordia, in cui una delle dieci cappelle era dedicata ai santi protettori de l’Università dei Calzolai.
Nel XVIII secolo i primi calzolai con bottega sono novaresi; fino al 1812 risultavano ancora tutti provenienti dalle terre novaresi.
Pietro e Luigi Bocca, vigevanesi a tutti gli effetti, aprono nel 1866 la prima attività indutriale di calzature, il Calzaturificio Fratelli Bocca, nella contrada Becchiere a Vigevano, a pochi passi dalla Piazza Ducale (oggi via G. Silva).
A partire da questa data inizia la meravigliosa avventura industriale che coinvolge uomini e donne della nostra città, fino a farne la capitale mondiale della calzatura.
Nel Giugno 1938 viene inaugurata la VII edizione della Settimana Vigevanese nell’appena terminato Palazzo delle Esposizioni, opera dell’architetto Eugenio Faludi, voluto dalla Fondazione Palazzo dell’Impero, ente vigevanese costituitosi per la costruzione di questo edificio. Straordinario esempio di architettura Razionalista italiana, il palazzo Esposizioni diventa il simbolo della produttività vigevanese.
Nel periodo 1951-1961 si assiste al “miracolo vigevanese”. Vigevano è riconosciuta ovunque come la capitale mondiale della calzatura. Nel 1963 conta circa mille calzaturifici che producono annualmente 27,5 milioni di paia di calzature.

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Per scoprirne ancora di più, Vi invitiamo a seguirci in un percorso che includerà il Museo dell’Imprenditoria Vigevanese, per conoscere alcune delle imprese più significative della storia industriale della nostra città, e in particolar modo, della storia dell’industria calzaturiera.

Scopriremo insieme alcuni luoghi in cui sorgevano fabbriche che producevano migliaia di scarpe al giorno, l’antica fabbrica Giulini, ora sede del nostro settimanale L’Informatore, e l’Ursus Gomma, la prima grande azienda di calzature in gomma vulcanizzata in grado di produrre, già nei primi anni Trenta, 5000 paia di scarpe al giorno. Erano le famose “Scarp da tennis”, cantate da Jannacci, scarpe in tela con la suola in gomma, pratiche da portare e ancora poco consciute in quel tempo.

Il Palazzo Esposizioni, che oggi ospita alcuni uffici comunali e l’istituto Civico Musicale L. Costa, sede di tanti eventi espositivi dei prodotti industriali e artigianali vigevanesi e lomellini dagli anni Trenta fino agli ultimi anni Sessanta del secolo scorso

Il monumento al Calzolaio d’Italia, di Giovan Battista Ricci.

Il Museo Internazionale della Calzatura, intitolato al Cav. Pietro Bertolini, con le sue curiosità e le eccellenze del design italiano ed internazionale.

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Partenze previste da Piazza Calzolaio d’Italia con due destinazioni in orari alterni:

  • Palazzo Esposizioni, Monumento al Calzolaio d’Italia, Ursus e Museo della Calzatura

  • Palazzo Esposizioni, Monumento al Calzolaio d’Italia, Giulini e Museo dell’Imprenditoria

 

Durata visita: 1 ora e mezza

Quota di partecipazione:  ingressi musei + quota visita e associazione

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