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La Lomellina, sulle tracce della Via Francigena e Arte Romanica

Questo territorio posto ai confini orientali della Lombardia e solcato da tre fiumi - Po, Sesia e Ticino - è stato per secoli attraversato da popolazioni, culture e tradizioni molto diverse. Ogni passaggio ha lasciato dietro di sé tracce ancora oggi visibili e tra le più significative troviamo  edifici romanici che non hanno eguali in altri territori vicini. In queste antiche strutture possiamo riconoscere  elementi che saranno poi decisivi per gli sviluppi dell’arte successiva. 

PROGRAMMA PROPOSTO

Mattino
Robbio
Piccolo borgo posto ai confini con il Piemonte, importante tappa della via Francigena (itinerario fissato dall’Arcivescovo di Canterbury nel suo pellegrinaggio di ritorno da Roma nel 990, ma importantissima via di comunicazione già dai secoli precedenti e per tutto il Medioevo) troviamo qui importanti esempi di arte romanica, soprattutto ancora visibili negli edifici religiosi
Di grande interesse è la chiesa di San Pietro, datata tra il 1125 e il 1150. Sorta ai lati di un hospitium per i pellegrini, uno dei più importanti edifici romanici della zona, presenta affreschi realizzati tra la fine del ‘400 e la metà del ‘500 e sulla facciata si apre un interessante portale in cotto.
Assolutamente da vedere anche la chiesa di San Valeriano, che faceva parte di un importante priorato cluniacense dell XI secolo, distrutta nel corso dei secoli come dimostra l’incisione leggibile sull’ultimo pilastro a destra che recita: “1216 1 die… septeb fuit destructo monaster….”., la sua struttura attuale ricalca le forme tipiche del tardo romanico lombardo, anche se nel corso dei secoli perse la sua importanza, e si trasformò in un magazzino.
Notevole è anche la chiesa di San Michele con eleganti decorazioni in cotto in facciata, il cui aspetto attuale è l'esito di una serie di consistenti rifacimenti attuati tra il XV e il XVIII secolo.  

PRANZO
Pranzo a base di prodotti tipici in agriturismo della zona con possibilità di acquisto di prodotti del territorio

Pomeriggio
Lomello*
Borgo importantissimo fin dall’antichità, citato fin dal III secolo come mansio lungo la Via delle Gallie e ricordato da Paolo Diacono come luogo di incontro e matrimonio nel 590 tra la regina longobarda Teodolinda e il duca Agilulfo (poi divenuto re dei Longobardi). Da questo luogo trae il nome il nostro territorio, la Lomellina, La sua storia millenaria si può ritrovare nell’importante complesso monumentale composto dalla basilica di  Santa Maria Maggiore e il battistero di San Giovanni ad Fontes. Quest’ultimo è datato intorno al VII secolo, mentre la vicina chiesa è uno dei massimi esempi del primo romanico lombardo, datata intorno ai primi decenni dell’anno Mille.

Breme
Questo piccolo borgo presenta ancora resti di edifici estremamente importanti, come l'antica abbazia di San Pietro, che assunse grande importanza nel 929, quando vi si trasferirono i monaci dell'Abbazia della Novalesa, distrutta dai Saraceni in quegli anni e modificata nel corso dei secoli. Di questo antico edificio, la zona più antica è la cripta (risalente al X secolo) mentre altre parti visibili risalgono al monastero del XVII secolo. 
Altrettanto interessante è la chiesa romanica  di S. Maria Assunta (secc. IX- XV), con il suo battistero (secc. VIII-X), ma che nel corso del tempo si è trasformato nella cappella di S. Barnaba, patrono della cittadina.

*il complesso monumentale di Lomello apre tutti i sabati e le domeniche da aprile al 31 ottobre dalle 14 alle 18. In altri giorni o periodi dell’anno è possibile chiedere al parroco l’apertura straordinaria, che però deve essere concessa. Ingresso a pagamento

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